giovedì 8 gennaio 2009

MOSTRE - Mondo Babonzo. Il Museo delle creature immaginarie

15 luglio 2008
Alla scoperta di una mostra in cui apprendimento, divertimento, ecologia e obiettivi umanitari convivono allegramente.

Si è da poco conclusa, nella Galleria d’Arte Moderna di Palermo, una mostra assai particolare, dal titolo Mondo Babonzo - Il museo delle creature immaginarie, a cura di Altan, Stefano Benni, Pietro Perotti e Amref.
A rigor di termini, più che di museo si tratta di una mostra itinerante che, dopo il debutto a febbraio 2007 a Milano, ha toccato numerose città italiane, riscuotendo sempre maggiore successo.
La mostra ha preso vita dal miscuglio creativo tra la scrittura immaginaria di Benni, narratore e romanziere, i disegni dell’arguto vignettista Altan e il genio artigianale di Perotti, scultore e scenografo.
Ne sono venute fuori 52 sculture fantastiche in gommapiuma, 3 grandi sculture realizzate da Riccardo Sivelli su mandato immaginifico di Altan, Benni e Perotti (il Checosésauro, l’Animale Rubinetto e il Baobab), 10 tavole originali di Altan che raffigurano animali immaginari estinti, e sempre di Altan e Benni, dieci originali teorie sull’estinzione dei dinosauri.
Lo straordinario mondo delle Creature Immaginarie, o Mondo Babonzo, nasce dalle ricerche di due insigni scienziati: il Professor Lupoff (Lupo è il soprannome di Benni) e il Professor Altansky. I due si ritrovano per caso su un'isola, dove incontrano anche lo scultore Pietroperù (Perotti)... Dopo varie vicissitudini i tre riescono a catturare e studiare una serie di incredibili creature.
Una di queste è Babonzo (Babonzus bonzus), “animale dotato di due paia di piedi orientati nelle opposte direzioni, per cui può camminare solo lateralmente. La coda si srotola ed emette un suono di trombetta ogni volta che il babonzo respira. [...] La sua particolarità consiste nel fatto che, col passare degli anni, rimpicciolisce, invece di crescere. Il piccolo babonzo pesa alla nascita più di duecento chili e la madre ha bisogno di una scala per poter covare l’uovo. Un babonzo di cento anni è grande come un ditale e non muore: dopo un po’, non lo trovano più”.
A parte il divertimento assicurato, l’obiettivo della mostra è introdurre, attraverso l’immaginazione, l’ironia e la leggerezza, temi importanti come la sostenibilità ambientale, l’accesso alle risorse idriche, il divario tra il nord e il sud del mondo.
Ecco perché l’Amref - organizzazione sanitaria privata, senza fini di lucro, con base in Africa e presente in diciassette Paesi del mondo, tra cui l’Italia – ha deciso di promuovere il progetto insieme al Green Belt Movement fondato dal premio Nobel Wangari Mattai.
All’interno della mostra, un percorso espositivo dal titolo L’Africa che immaginiamo è curato dalla stessa Amref ed invita il pubblico ad usare l’immaginazione per vedere altri mondi possibili: un’Africa diversa da quella che siamo abituati a vedere attraverso i mezzi di informazione, un’Africa positiva e fuori dagli stereotipi, tra fantasia e conoscenza di ricchezze di cui poco o nulla si sa.
Un breve percorso storico racconta il “continente nero” dall’antichità ai giorni d’oggi: l’Africa di Erodoto, dei giganti a tre teste, l’Africa dell’hic sunt leones; e poi, il rapporto con le comunità (schiavitù, colonialismo) e la possibilità di immaginare e realizzare soluzioni alternative per garantire a questo continente uno sviluppo autonomo.

L’intento della mostra è dimostrare ai suoi visitatori che proprio l’immaginazione, se è veramente libera, non può non accompagnarsi alla tolleranza, al rispetto dell’ambiente, alla curiosità e all’empatia per popoli lontani.
Per tutta la durata della mostra sono previste numerose attività didattiche per grandi e piccini finalizzati alla creazione di animali immaginari e per conoscere e approfondire insieme la realtà africana.
Di Mondo Babonzo esiste anche un libro illustrato, i cui fondi raccolti, insieme a quelli della mostra, andranno a sostenere il progetto per il miglioramento delle condizioni ambientali e sanitarie delle comunità Masai di Namanga e Mashuri, duramente colpite negli ultimi due anni dalla siccità.



Mondo Babonzo. Il Museo delle creature immaginarie
Galleria d’Arte Moderna – Complesso monumentale di S. Anna
22 aprile-29 giugno 2008-07-01
Libro Mondo Babonzo, Gallucci Editore, pagg. 182, € 13


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